Nel panorama aziendale altamente competitivo di oggi, gestire la talent retention è un requisito fondamentale per il successo del business. Non si tratta solo di attrarre i talenti migliori, ma anche e soprattutto di delineare strategie finalizzate a fidelizzare i dipendenti già presenti in azienda. L’elevato turnover, infatti, è un fenomeno molto costoso per le organizzazioni, sia in termini di riduzione di produttività e benessere, sia di aumento dei costi di reclutamento e formazione.
Di contro, la fidelizzazione dei dipendenti è un processo che consente di mantenere le persone motivate e impegnate in un’organizzazione per lungo tempo, con l’obiettivo di raggiungere una crescita aziendale sostenibile. La valorizzazione e il coinvolgimento delle persone diviene quindi una priorità, ed è sempre più importante ragionare su ciò che effettivamente rende la propria azienda una realtà per cui vale la pena lavorare.
Ma quali sono le strategie di Talent Retention più efficaci per avere dipendenti felici e coinvolti?
Vediamole insieme!
Le strategie per promuovere la Talent Retention
Creare una cultura di cui le persone vogliono fare parte
Una cultura aziendale in sintonia con le proprie aspirazioni e inclinazioni permette di vivere un’esperienza lavorativa più gratificante. La cultura di un’azienda è importante non solo per coloro che stanno prendendo in considerazione un nuovo lavoro, ma anche per i dipendenti già inseriti nel contesto organizzativo, per cui rappresenta uno dei motivi principali per restare.
La cultura aziendale è in grado di promuovere creatività e innovazione, di rendere i collaboratori più motivati e coinvolti, aumentando le probabilità di successo personale, di team e dell’azienda nel lungo termine. Per creare una cultura di cui le persone vogliono fare parte è necessario:
- fissare e condividere obiettivi chiari, in modo che tutti sappiano in quale direzione stanno lavorando;
- stabilire una visione e una missione comune, per fornire una direzione chiara da seguire e mantenere le persone focalizzate e coinvolte;
- condividere i valori fondamentali dell’azienda, creando un ambiente di lavoro in cui le persone possono identificarsi e in cui sono motivate a dare il massimo.
Ascoltare i collaboratori
Ascoltare i collaboratori significa creare spazi aperti in cui è possibile condividere pensieri, preoccupazioni, sensazioni relative alla vita all’interno del contesto lavorativo. L’ascolto è infatti un fattore cruciale per costruire relazioni aperte e di fiducia tra dipendenti, leader e manager, oltre a far sentire le persone valorizzate e coinvolte.
Per promuovere l’ascolto attivo è importante pianificare momenti di confronto e feedback costanti che permettono alle persone di esprimersi liberamente su questioni legate alla vita lavorativa, e ai manager di implementare politiche che rispondono direttamente alle esigenze dei collaboratori.
Promuovere l’equilibrio tra lavoro e vita privata
Tra le strategie chiave di retention per le imprese rientra anche il work-life balance. Soprattutto dopo la pandemia, che ha modificato drasticamente il modo in cui le persone vivono il lavoro, è diventato fondamentale incoraggiare e promuovere un buon equilibrio tra la sfera professionale e quella privata.
Non è un caso se il miglioramento del work life balance si trova al secondo posto tra le ragioni che spingono i lavoratori a cambiare datore di lavoro (36%).
Gli strumenti a disposizione delle aziende per favorire questo bilanciamento sono molteplici. Tra i più diffusi troviamo:
- orario flessibile e/o riduzione delle giornate lavorative;
- possibilità di lavorare a distanza;
- promozione dell’uso funzionale delle nuove tecnologie, nel rispetto del tempo libero della persona;
- benefit relativi all’assistenza familiare, ad esempio l’asilo nido aziendale o servizi di babysitting;
- ecc.
Naturalmente, perché tutto ciò funzioni, è necessario creare una cultura basata sulla fiducia, sulla valorizzazione delle persone e delle necessità caratterizzanti le diverse fasi del ciclo di vita lavorativo.
Promuovere la crescita e lo sviluppo professionale
Promuovere la crescita professionale e personale dei dipendenti è un’azione chiave per fidelizzare i talenti.
Ecco perché le aziende che riconoscono il valore di investire con costanza nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze delle persone, godono di collaboratori più soddisfatti e più propensi a restare nel proprio posto di lavoro.
Per supportare i dipendenti nel proprio percorso di sviluppo, l’azienda ha diverse opportunità. Può offrire formazione continua, stimolando l’acquisizione di nuove competenze, sia tecniche sia trasversali, sostenendo processi di upskilling e reskilling. Ma anche favorire lo sviluppo personale in un’ottica di self-empowerment, valorizzando le risorse in una dimensione che è anche “umana”, e non solo professionale.
Coinvolgere i collaboratori
La mancanza di coinvolgimento nelle attività, l’impossibilità di realizzare la propria persona, la mancanza di riconoscimento professionale e personale sono alcune delle ragioni principali per i dipendenti scelgono di lasciare il proprio posto di lavoro.
Le persone cercano ambienti lavorativi in cui stanno bene, dove sono felici e realizzate, in cui si sentono riconosciute e hanno la possibilità di crescere. Se i collaboratori non sono motivati e si sentono trattati solo come “forza lavoro”, inizieranno a lavorare solo per necessità e non per reale volontà.
Tra le strategie da mettere in campo per coinvolgere i collaboratori nella vita organizzativa troviamo:
- team working: è compito dei manager e dei team leader coinvolgere e motivare il proprio team. Come nello sport, anche sul lavoro ci vuole spirito di squadra, coesione, senso di appartenenza e voglia di raggiungere obiettivi comuni;
- comunicazione efficace: significa fornire feedback costruttivi e orientati alla crescita, comunicare con sincerità e in modo chiaro per favorire un clima di fiducia e di rispetto reciproco;
- collaborazione: è importante offrire l’opportunità di comunicare e collaborare sui miglioramenti del flusso di lavoro e dell’ambiente, aiutando le persone a sentirsi parte attiva dello sviluppo della cultura organizzativa e del raggiungimento degli obiettivi.
L’importanza della fidelizzazione dei dipendenti
Abbiamo visto come la fidelizzazione dei dipendenti sia uno dei pilastri principali della talent retention.
Dal punto di vista dei dipendenti, le strategie di talent retention permettono alle persone di sentirsi apprezzate e coinvolte, rendendole più inclini a impegnarsi nel loro lavoro e a legarsi all’organizzazione più a lungo. Dal punto di vista dell’organizzazione, invece, la presenza di dipendenti fidelizzati si traduce in una riduzione dei costi di reclutamento e formazione, che aiuta a costruire una cultura positiva e a promuovere un ambiente di fiducia e lealtà.
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