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I processi aziendali: lo sport come metafora organizzativa

Febbraio 11, 2023

Orientamento all’obiettivo, spirito di sacrificio, capacità di cooperare, leadership e lavoro di squadra sono solo alcuni dei punti di contatto che caratterizzano la realtà sportiva e la vita aziendale.

Quando si parla di sport come metafora organizzativa, si fa riferimento a un duplice parallelismo. Da una parte, l’attività sportiva diviene benefit aziendale con l’obiettivo di migliorare il benessere psicofisico dei lavoratori. Dall’altra, la mentalità sportiva si concretizza in azienda come punto di partenza per la creazione di un ambiente sano e stimolante, capace di favorire la condivisione di valori e di obiettivi comuni, lo spirito di squadra, una leadership forte e performance soddisfacenti.

Ma in che modo la mentalità sportiva e lo sport possono essere messe al servizio dell’azienda?

Mentalità sportiva e valori aziendali

 

Sono numerosi i punti in comune tra la realtà sportiva e quella organizzativa, specie se si fa riferimento al lavoro in azienda e agli sport di squadra. Tra le dimensioni in comune, troviamo infatti temi quali collaborazione, team e responsabilità condivisa.

In azienda, così come nello sport, solo quando gli obiettivi, i ruoli e i valori sono chiari e definiti diventa possibile per il singolo raggiungere il massimo livello di prestazione, e per il team ottenere risultati comuni soddisfacenti. Chiunque pratichi uno sport di squadra sa che non è possibile vincere una partita solo grazie alle capacità e all’impegno personali, e così anche in azienda ogni risultato è condiviso e ottenuto attraverso una visione comune.

Nessuno può svolgere un buon lavoro se tutti non fanno un ottimo lavoro. Ecco perché la condivisione dei valori sono l’asset aziendale che costituisce il fondamento comune su cui si basa la cooperazione, la collaborazione e il superamento dei conflitti. Nel lavoro di squadra, come anche nello sport, i valori aziendali condivisi innescano comportamenti reciprocamente corretti, lo scambio trasparente delle idee e la collaborazione, nonché la riduzione del bisogno di controllare i dipendenti.

 

Prestazione individuale e performance sportiva: i punti in comune 

 

I concetti di prestazione e performance sono strettamente legati a quello di Cultura. Una prestazione individuale è infatti positiva o negativa a seconda dell’allineamento dell’individuo al contesto culturale in cui si trova inserito, sia esso aziendale o sportivo.

Non a caso, se la persona non condivide i valori costitutivi dell’organizzazione in cui è inserita, le sue prestazioni saranno di molto inferiori a quelle che potrebbe avere in un contesto differente.

In che modo, quindi, chi deve guidare un’impresa può facilitare la condivisione dei valori e migliorare le performance dei dipendenti? Quali sono le analogie tra allenatori e leader aziendali?

Come un allenatore con i suoi atleti, anche i leader e i manager devono saper individuare le criticità dei singoli o del gruppo, per limitarle o eliminarle, ma anche per collocare ogni persona nella posizione e nel ruolo più adatto. In questo processo, entra in gioco l’aspetto psicologico, che funge da amplificatore del potenziale del singolo e del team.

Come nell’ambito sportivo, anche in quello aziendale, definire obiettivi sfidanti e condivisi, fornire risorse utili per raggiungerli, analizzare le competenze e le attitudini del lavoratore e motivare, favoriscono l’espressione del suo potenziale e accompagnano il lavoratore verso il miglioramento delle performance personali e organizzative. 

 

Definire obiettivi sfidanti e fornire le risorse per raggiungerli

 

In ambito sportivo, soprattutto nel contesto della competizione, un concetto fondamentale è quello di obiettivo. Se per lo sport, il risultato a cui si ambisce è la vittoria e le sfide sono a somma zero (uno vince e l’altro perde), in azienda questo concetto si fa più ampio, spesso anche nebuloso e confuso. 

Seppur non esiste un approccio “one size fits all”, come l’atleta, anche il dipendente ha bisogno di conoscere e condividere la direzione da percorrere. Ecco perché un buon lavoro di goal setting presuppone di dare un senso e un giusto contesto agli obiettivi che l’impresa si pone, per declinare la creazione di valore per il singolo e per il team.

Definire obiettivi chiari, condivisi e sfidanti, oltre a influire sulla motivazione dei singoli, migliora la coesione interna al gruppo. Quando la squadra o il team guarda nella stessa direzione si crea chiarezza, si fortifica il senso di unione e lo spirito di squadra.

 

Team building, sviluppare lo spirito di squadra come nello sport 

 

Con il termine “team building” si intende letteralmente la “costruzione della squadra” e, quindi, l’insieme di attività e procedimenti utili a favorire l’interazione di un gruppo di persone. Lo scopo di tali attività è quello di migliorare la capacità di lavorare in squadra, attraverso azioni formative ed educative, ma anche esperienziali oppure ludiche.

Quando si parla di team building, lo sport svolge una duplice funzione: è metafora del lavoro di team in azienda, ma anche strumento da utilizzare concretamente per favorire lo sviluppo dello spirito di squadra. Stimola quindi la capacità di lavorare insieme e di collaborare gli uni con gli altri, riconoscendo nel gruppo un’unità d’intenti e un senso di appartenenza. La parola “team” evoca una sensazione di accoglienza, la consapevolezza di entrare in clima di collaborazione con persone che hanno qualcosa in comune: un obiettivo e modalità precise per raggiungerlo.

Come per una squadra sportiva, per far funzionare un team in modo efficace e armonioso sono necessari: divisione complementare dei ruoli, assegnazione precisa dei compiti, accettazione e rispetto degli stessi da parte di tutti i membri. Oltre alla partecipazione attiva e consapevole, questo consente a ogni membro del team di passare a una vera e propria integrazione, diventando parte di un meccanismo coeso e funzionale al raggiungimento degli obiettivi con il minor dispendio di risorse.

Favorire il senso di appartenenza e di unità del gruppo stimola i singoli a dare il proprio contributo, agendo sempre nella direzione del bene comune, in virtù dei valori di fiducia, supporto e accettazione reciproca.

Infine, come in una partita, anche nelle prestazioni di gruppo in azienda, la responsabilità è condivisa: il team vincente è quello capace di far fronte all’insuccesso condividendo l’errore. Ogni membro è infatti in grado di percepire se stesso come la causa della situazione, di focalizzarsi sugli errori commessi e di trarre da ogni situazione apprendimenti utili per crescere e migliorare come singolo e come team.

Sviluppando l’analogia con il gioco di squadra nello sport, essere un team coeso significa muoversi tenendo conto dei movimenti dei compagni, della loro posizione, del loro stato mentale e dei loro limiti, per compensarli reciprocamente e migliorare il risultato d’insieme.

In conclusione, possiamo affermare che sport e azienda sono due facce della stessa medaglia. In entrambi i contesti, la squadra, la condivisione di valori, obiettivi e responsabilità, sono le variabili che permettono di tagliare grandi traguardi insieme. Come l’allenatore, il buon leader sarà colui che è capace di valorizzare le persone per far emergere il meglio da ognuna di loro, creando connessione e ottenendo da ciascun singolo la forza per l’intera squadra.

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