L’uso del gioco è una componente importante nelle attività di team building, ma considerare quest’ultima una mera attività ludica è errato.
Il gioco è infatti solo una componente del team building, utile per simulare le modalità con cui il team affronta quotidianamente le situazioni lavorative. La metafora del gioco permette di decontestualizzare il gruppo di lavoro, facilitando l’attivazione di dinamiche che, altrimenti, rimarrebbero nascoste tra le consuete attività aziendali.
La chiave è proprio riuscire a trovare il giusto compromesso fra le necessità formative del team e la componente ludica di team building, in modo che l’attività diventi una vera occasione per sperimentare, in un ambiente controllato, nuove dinamiche lavorative da riportare in azienda nel quotidiano.
Qual è quindi il ruolo dell’attività ludica nel team building?
Il ruolo del gioco nel team building
L’idea di utilizzare i giochi nelle attività di teambuilding per favorire l’apprendimento deriva dal fatto che la loro componente ludica consente di coinvolgere più facilmente le persone e di favorire l’apprendimento di competenze trasversali, utili nella sfera lavorativa.
Le attività ludiche, infatti, sono ideali per favorire:
- lo sviluppo di attitudini e capacità necessarie per lo svolgimento di specifici compiti;
- l’esplorazione di sé, delle emozioni e delle dinamiche interpersonali;
- l’elaborazione di un codice di comportamento e di pensiero condiviso.
L’utilizzo del gioco nel team building incentiva i partecipanti a instaurare relazioni con gli altri, a collaborare per raggiungere gli obiettivi stabiliti, a organizzare e pianificare. L’apprendimento e il consolidamento di queste pratiche, sarà poi visibile nella gestione della sfera lavorativa, poiché le modalità applicate nel contesto del gioco verranno riprese nelle situazioni di lavoro quotidiane.
Quali sono i vantaggi del gioco nella formazione esperienziale?
I vantaggi dell’attività ludica per l’apprendimento
Per rendere il gioco uno strumento proficuo nelle attività di teambuilding è fondamentale preparare percorsi strutturati capaci di stimolare la componente fisica e cognitiva.
L’opportunità di estraniarsi dal contesto professionale quotidiano contribuisce all’aumento della motivazione e favorisce la memorizzare e l’apprendimento di nozioni e dinamiche nuove. Il gioco incoraggia le persone a interiorizzare le pratiche sperimentate per poi applicarle nel concreto al lavoro, influenzando positivamente il comportamento e l’acquisizione di nuove soft skill, come creatività, flessibilità, collaborazione, capacità di organizzazione e pianificazione, orientamento al risultato, comunicazione e miglioramento delle performance.
I giochi di team building sono quindi uno strumento valido per incentivare le persone ad allargare la loro zona di comfort e facilitare i processi mentali dell’apprendimento.
Ma, al di là della sua utilità, l’attività ludica è già di per sé un’attività di team building?
Team building e attività ludica: il ruolo del debriefing
La risposta è no: l’attività ludica non fa il teambuilding!
Perché la formazione esperienziale produca davvero i risultati e i cambiamenti voluti, l’utilizzo del gioco non basta.
A conclusione dell’attività di team building è infatti necessario dedicare il giusto tempo al debriefing, quella fase che consente di dare un senso a tutto quello che le persone hanno vissuto.
In questo modo, grazie al supporto di un facilitatore, i partecipanti possono fermarsi e razionalizzare gli aspetti dell’esperienza vissuta per capire come trasferirne gli effetti alla sfera professionale e come sfruttare le nuove competenze acquisite.
Se desideri proporre attività di team building all’interno della tua azienda e sfruttare le potenzialità della formazione esperienziale, scopri i nostri servizi dedicati alle aziende!